Barbaresco Pajorè 2014

• Vi abbiamo testimoniato il nostro amore per il Pajorè proponendovi a listino anche le vecchie annate perché secondo noi questo vino va dimenticato in cantina. 
• Le uve per questo gioiellino da maratona in bottiglia arriva dal cru omonimo situato nel comune di Treiso al confine con il Roncaglie e il Montaribaldi del comune di Barbaresco. 
• È, rispetto al Nervo, sempre più ampio e austero già all'approccio olfattivo. Anche qui possiamo agevolmente spendere la parola "classicità" per quel suo rubino tendente al granato ma luminoso, per quei sentori pregnanti di fiori ed erbe amare (genziana e ruta) e frutta ancora acerba, per una sorta di tridimensionalità speziata che abbraccia con calore le "durezze" floreali e fruttate, per la dirittura e l'intensità che riesce a presentare al sorso, per l'eleganza della grana tannica e la solidità che mostra nei sapori in persistenza. 
• Un vino globalmente tenace da spendere oggi su un brasato al Barbaresco (!) ma anche su zuppe in cui non manchi una buona dose di funghi. 
• Le tecniche di maturazione per questo vino restano una garanzia per il suo risultato finale: un anno e mezzo in botti di rovere di Slavonia e poi un altro anno di riposo tra vasche di cemento e acciaio prima di essere imbottigliato.