Da un'unica vigna, di 35 anni di età, sui suoli poverissimi e sassosi del "kimmeridge" del comune di Fleys, dove ha sede la cantina.
"La vigne aux songes" sta per "la vigna dei sogni": è una parcella inerbita, coltivata secondo metodi radicali di agricoltura sostenibile, non trattata da molti anni.
Meno di 7.000 bottiglie di eccezionale purezza, per uno dei migliori Chablis di categoria "Villages" che ci siano capitati nel bicchiere negli ultimi tempi.
Profuma flebilmente di mandarino, gelsomino e sale, in un insieme restio ad aprirsi, misurato, tutto in finezza.
Al sorso entra quasi morbido, poi tende ad allargarsi, e via via scatena il suo tourbillon aromatico, fino ad un epilogo salato, lungo, coinvolgente; impossibile non venga alla mente il termine "minerale" per descrivere l'eco nettamente gessosa del suo sorso.
Difficile trovare una dinamica simile in un vino della tipologia, per non parlare del prezzo; viene peraltro da un'annata a cinque stelle in zona, vocata proprio a questo genere di contegno, vigoroso ed energico.