

È un vino, il 2016, che trabocca personalità: note di frutta selvatica e scura (gelsi, prugna fresca) e cenni di violetta e pepe introducono un assaggio di notevole tensione, in cui alla maturità e alla dolcezza del tannino si contrappone una freschissima corrente acida. L'insieme funziona, ma per cogliere questo vino al suo meglio occorrerà probabilmente aspettare un paio d'anni ancora; affrettandosi a prenderlo, perché il dato più comune del millesimo in Borgogna è purtroppo la drammatica contrazione dei numeri produttivi. Ottenuto dall'assemblaggio di uve da 10 differenti parcelle "villages" nei comuni di Gevrey-Chambertin, ha origine nobile. Tra le vigne, infatti, ne figurano alcune che sono unanimemente considerate tra le più vocate in assoluto nella denominazione, come La Justice, Jouise, En Derée, Croix des Champs e En Songe, che del resto molti altri produttori rivendicano da sole. Ovvio che l'età delle piante sia variabile, ma una cospicua loro percentuale supera i 50 anni di età.