

Colore rubino trasparente, riflessi porpora, perfino più leggero del solito. Naso classico di pepe, rose e gerbere, con virgole erbacee, qualche tono di rabarbaro e ribes bianco. Bocca tipica, fresca e minerale, di struttura leggera, innervata in fondo da una energica acidità. Beva irresistibile e quinta grande versione consecutiva di questo vino bandiera per l'ormai celebre cantina di San Biagio della Cima. Proviene da diversi appezzamenti sparsi in tutte le zone storiche del Rossese di Dolceacqua (ricordiamo i cru Berna, Sesselli, Nouvilla e Crovairora), molti dei quali esposti a sud-est e vigne tutte allevate con la tradizionale forma dell'alberello provenzale. Da servire a non più di 15°C sul baccalà, il coniglio alla ligure e altri piatti di carne bianche arricchiti da erbe aromatiche.